Pulkra si è approcciata al cemento con una forza senza precedenti. Il marchio ha voluto stabilire linee guida forti fin dall’inizio per trasmettere un’estetica audace e audace. All’emergente studio di design Stormo, formato dal duo Elena Calabrò e Michael Carion, è stato chiesto di preparare il terreno per questa nuova visione.
“Siamo entrambi architetti”, dice Michael, “quindi è naturale per noi pensare a spazi e ambienti”. Elena continua: “Abbiamo iniziato a costruire un universo per Pulkra, qualcosa di completamente diverso e molto personale”.
La maggior parte dei riferimenti per questo ambiente complesso e in evoluzione provengono da teorie architettoniche come Brutalismo e Metabolismo. Questi movimenti architettonici hanno fornito una cornice, un punto di partenza su cui costruire. Il cemento e l’architettura brutalista sono intrinsecamente connessi, al punto che il materiale stesso è diventato sinonimo della corrente progettuale. Il metabolismo in architettura, forse meno conosciuto, fu originariamente teorizzato nel Giappone del dopoguerra. Gli architetti Metabolisti sostenevano che gli edifici non fossero costruzioni statiche ma potessero essere in continua evoluzione e senza limiti. La parola giapponese per metabolismo significa anche rinnovamento o sostituzione, come “fuori il vecchio, avanti con il nuovo”. Per Pulkra, questo fa eco all’approccio rivoluzionario alla serialità e alla produzione intrapreso dallazienda.
Stormo ha poi stratificato molti altri principi ed estetiche, come la sensazione di megalofobia e il conforto di una familiarità misteriosa, per creare qualcosa di quasi futuristico e alieno. Grande attenzione è stata posta sulla ricerca di sensazioni e sentimenti connessi al materiale. Il cemento è onnipresente, quindi Pulkra ha colto l’occasione per ripensarlo.
“Il cemento è vecchio; gli esseri umani hanno usato questo materiale per secoli, ed è ancora il materiale da costruzione più diffuso sulla Terra. Volevamo riconoscerlo perché così facendo ci ha dato spazio per dire qualcosa di nuovo.”
Per completare l’opera, il ruolo del graphic design nella costruzione di questa estetica è stato determinante. Stormo ha deciso di chiedere allo Studio Iknoki di progettare un carattere tipografico che potesse incapsulare la visione di Pulkra e quindi sviluppare un’identità attorno ad essa. Il risultato è senza dubbio unico.